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Trend di ricerca Google: come stanno cambiando le nostre abitudini

Matteo Shots.it

Matteo Mario

L’ultimo anno ha cambiato le nostre abitudini offline e soprattutto online, e questo cambiamento lo si é visto anche nei trend di ricerca Google: dati che sono stati registrati e analizzati dalla stessa compagnia, che ha voluto rendere note tutte quelle novità relative al nostro approccio con il motore di ricerca.

Quando cerchiamo di immaginare il mondo dopo la pandemia, abbiamo una certezza: alcune delle nostre abitudini sono cambiate per sempre”.

Google non è nuovo a queste analisi, certo, ma l’ultimo anno di pandemia non lascia certo scampo a quelle che sono riflessioni importanti e fondamentali anche per il futuro che ci troviamo davanti: un mondo nuovo, soprattutto online, che è arrivato di corsa cogliendoci – spesso – impreparati.

Ecco perché la Big G ha deciso di catalogare i trend di ricerca Google del 2021 provando anche a prevedere il mutamento di queste abitudini nel tempo, in funzione anche dell’arrivo di un nuovo periodo che ci porterà – verosimilmente – alla fine di questa pandemia.

Ma cerchiamo di entrare nel merito e approfondiamo i temi citati da Google nell’ambito del suo motore di ricerca in relazione con gli utenti.

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I trend di ricerca Google: abitudini, novità, previsioni

“I comportamenti che abbiamo visto emergere prima della pandemia hanno subito un’accelerazione e continueranno a cambiare ed evolversi. La Ricerca Google offre informazioni utili sull’evoluzione delle abitudini dei consumatori. Ad esempio, abbiamo notato un aumento imprevisto dell’interesse per i termini “negozi di alimentari” (“grocery stores”) e “asporto” (“takeaways”) nei giorni infrasettimanali, mentre per “consegna a domicilio” (“delivery”) e “codici sconto” (“discount codes”) abbiamo riscontrato un interesse maggiore durante i fine settimana”.

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Con i primi dati alla mano, sicuramente ci viene da pensare che la fase pandemica sia la prima causa di questi trend di ricerca Google: settore alimentare, eCommerce e delivery sono a tutti gli effetti i trend più diffusi e ci verrebbe da dire, quindi, giustificati.

Ma non é l’unico dato relativo alle prime impressioni della compagnia: esaminando migliaia di ricerche effettuate su Google in Europa, Medio Oriente e Africa, il colosso statunitense ha dichiarato di aver raccolto anche altri dati interessanti sui nuovi modi di vivere, lavorare, giocare e fare acquisti.

Sempre nello stesso report, Google invita però alla curiosità e formazione continua perché “ciò che sta cambiando, continuerà a farlo” e la normalità a cui siamo tutti abituati è in completo divenire.

Cambiano le esigenze, appunto, i comportamenti e soprattutto la nostra quotidianità, che è stata letteralmente stravolta. I cambiamenti del nostro quotidiano hanno fatto sì che noi stessi cambiassimo anche le nostre abitudini consolidate, che hanno ceduto il passo a nuove. Quali saranno, quindi, le abitudini emergenti e le previsioni per i prossimi mesi?

I dati emersi dalle ricerche mostrano, infatti, che abbiamo rotto a tutti gli effetti con i vecchi schemi e con i modelli di comportamento consolidati che regolano il nostro modo di affrontare la vita quotidiana.

In linea generale, ciò che é cambiato è sicuramente il nostro modo di ricercare il sapere trovando nuovi modi per gestire gli impegni quotidiani, abbiamo costruito nuove competenze e trovato il modo di condividerle, mentre continueremo a cercare un punto di equilibrio in ambito professionale con nuove modalità di lavoro, nuovi modi per trascorrere il tempo libero e connetterci il più possibile alla natura per ricercare un modo di vivere sostenibile.

In questo video ufficiale, è interessante il grafico facile e diretto che viene proposto per spiegare i trend di ricerca 2020 e 2021 e le possibili previsioni per i prossimi mesi:

Cosa è cambiato realmente? In primis, il nostro approccio alla conoscenza: le nostre abitudini di apprendimento online, per esempio, sono cambiate facendoci approcciare all’apprendimento “fai da te” rispetto alle esigenze domestiche.

“Mentre ci adattavamo alla didattica a distanza e approfittavamo dei lockdown per imparare cose nuove, è cresciuto l’interesse per le ricerche di competenze, ad esempio “come tagliare i capelli” (“how to cut hair“) nel Regno Unito e “come costruire un robot” (“how to make a robot“) in Nigeria. Alcuni cercavano modi per gestire le attività quotidiane, mentre altri cercavano semplicemente idee per combattere la noia. Ora che gli utenti hanno maggiore consapevolezza di quanto sia facile migliorare le competenze online e scoprire come fare le cose da soli, prevediamo che continueremo a fare questo tipo di ricerche”.

Altro dato importante é quello legato alla creatività e la concezione di nuove idee e progetti professionali, ma anche personali e di acquisto. I consumatori hanno cercato online, per esempio, molta più ispirazione per lo shopping. Hanno registrato un aumento dell’interesse ricerche come “idee per il bagno” (“badezimmer ideen“, Germania) e “idee per la palestra in casa” (“gimnasio en casa ideas“, Spagna). Anche dopo la riapertura dei negozi fisici, ci aspettiamo che la ricerca di ispirazione online resterà uno dei primi passi nel percorso di acquisto.

Anche lo smart working è una conseguenza inevitabile nel contesto che stiamo trattando, e questo ha portato le persone a sentire il lavorare da casa come una nuova normalità che non vuole essere abbandonata. Le ricerche di “scrivania alta regolabile” (“höj och sänkbart skrivbord“, Svezia) e “sedia da ufficio comoda” (“fauteuil de bureau ergonomique“, Francia) indicano che pensiamo che questa nuova condizione durerà ancora per un po’.

L’equilibrio tra lavoro e tempo libero, poi, é al centro delle nostre giornate e il tempo dedicato alla famiglia è aumentato. Un modo, prima di tutto, per scoprire nuovi modi per svagarci: le ricerche mostrano termini curiosi come “camminate nei boschi qui vicino” (“woodland walks near me“, Regno Unito) e “palestra virtuale” (“gym virtual“, Spagna). In altri casi, poi, è stata dimostrata la comodità delle esperienze virtuali, ormai entrate a far parte delle nostre abitudini.

Dall’interesse di ricerca per “giochi da fare con amici” (“juegos para jugar con amigos“, Spagna), invece, é stato dimostrato l’aumento di tendenza verso le community online e l’intrattenimento ludico. In molti per esempio hanno cercato “cori virtuali” (“virtual choirs“, Regno Unito), “classi virtuali” (“aula virtual“, Spagna) e addirittura “regate virtuali” (“virtual regatta“, Francia). Come sostiene Google, anche con grande sicurezza, è molto probabile che continueremo a frequentare anche le community online anche post-pandemia, dimostrando quel cambiamento che è solo al suo inizio.

“Dopotutto, lo scorso anno ci siamo abituati a socializzare a distanza attraverso l’utilizzo dei dispositivi. Anche se non sarà più l’unico modo per restare in contatto dopo la pandemia, ormai questa abitudine è entrata a far parte della quotidianità”.

Altri dati che riguardano il tempo libero e sono particolarmente curiosi riguardano i “giochi di società online” (“jeux de société en ligne“, Francia) e “fare il sushi a casa” (“sushi a domicilio“, Spagna). Con il prolungarsi dei lockdown, poi, è da sottolineare che molte persone hanno scelto di proseguire un progetto personale anche a lungo termine, come per esempio mostra un aumento delle ricerche per adottare un cane (Italia).

Curiosità: durante la pandemia oltre 3,5 milioni di italiani hanno deciso di prendere un animale domestico. Anche con il ritorno alla cosiddetta normalità, quindi, alcuni dei cambiamenti analizzati della nostra quotidianità sono destinati a durare nel tempo o comunque ad avere delle conseguenze a lungo termine che ci accompagneranno anche nel post pandemia.

Come cambiare visione attraverso i dati

“Quando pensiamo a come sarà il nuovo mondo dopo la pandemia, di una cosa siamo sicuri: i comportamenti dei consumatori cambieranno continuamente. Emergeranno nuove esigenze, gli schemi esistenti muteranno velocemente e le aziende dovranno essere pronte ad affrontare questi rapidi cambiamenti”.

Google, in conclusione, ci suggerisce questo: continueremo a confrontarci con comportamenti in rapida evoluzione e imprevisti, ma se cerchiamo le soluzioni ora, “saremo pronti per affrontare il futuro”.