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immagine di un report per l'articolo sul Global Overview Report

Uno sguardo sul Global Overview Report del 2021

“Mezzo miliardo di nuovi utenti delle piattaforme social, 1,3 miliardi di anni spesi online, trilioni spesi su siti di ecommerce”.

Hootsuite staff

Come ogni anno, anche il 2021 porta in dote il consueto Global Overview Report sul digitale. Un lavoro nato grazie ai dati di Hootsuite che disegnano la situazione annuale del mondo digital, tra tendenze, utenti e pubblici di riferimento.

I temi principali su cui Hootsuite si é concentrato nel suo Global Overview Report sono racchiusi nei “cambiamenti nei modi in cui le persone ricercano informazioni, anche sui brand”: in questo senso, sicuramente significative sono state le ricerche relative alle demografiche, in evoluzione, delle audience online, l’importanza e la crescita dell’eCommerce, l’approccio mobile e una rivalutazione delle metriche che guidano il processo di social media mix nel marketing.

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Global Overview Report 2021, entriamo nel merito

Secondo i dati di Hootsuite, la popolazione mondiale si suddivide così in termini di utilizzo di strumenti digitali: 5,22 miliardi di persone utilizzano telefoni cellulari, e quindi i dispositivi mobile, quindi il 66,6% della popolazione. La crescita annuale si attesta all’1,8% annuo, pari a 93 milioni di persone che nel corso del 2020 hanno avuto accesso ad un telefono cellulare per la prima volta. 

Capitolo internet: 4,66 miliardi di persone accedono alla rete, dato che rappresenta un incremento del 7,3% (+316 milioni) rispetto a Gennaio 2020. La penetrazione internet mondiale si attesta al 59,5%, ma i valori potrebbero essere ancora più alti viste le dinamiche legate al tracciamento durante la pandemia.

Riguardo ai social media, invece, sono in tutto 4,20 miliardi gli utenti connessi alle piattaforme, con un incremento del 13%, (+490 milioni di persone). La penetrazione delle piattaforme social si attesta, invece, al 53% della popolazione mondiale.

Social media

Gli utenti delle piattaforme social sono cresciuti del 13% nell’ultimo anno, con quasi mezzo miliardo di nuovi utenti: oltre 1,3 milioni di persone ogni giorno, 15 al secondo. In totale, i dati del Global Overview Report ci dicono che siamo in 4,2 miliardi ad essere connessi sui social.

Il tempo speso sulle piattaforme social continua a crescere anche se in misura più contenuta rispetto agli ultimi anni, attestandosi a 2 ore e 25 minuti al giorno, o (quasi) un giorno intero alla settimana). Di questo passo, nel 2021 spenderemo, collettivamente, oltre 420 milioni di anni su queste piattaforme.

Naturalmente permangono differenze anche grandi da paese a paese, con la popolazione delle Filippine connessa ai social per 4 ore e 15 minuti a un estremo, e il Giappone a 51 minuti dall’altro (comunque in crescita).

Accessi da mobile

Dall’analisi dei datasets di due nostri partner, AppAnnie e GlobalWebIndex emerge come gli utenti Android passino oltre 4 ore al giorno utilizzando i propri device cellulari (3 ore e 40 minuti estendendo il panel a tutti i sistemi), vale a dire un tempo superiore rispetto a quello passato davanti alla tv “tradizionale”.

Tuttavia (e lo vedremo tra poco) i cellulari contribuiscono solo a circa metà del nostro tempo speso online.

Tempi medi di visita

Spendiamo online praticamente lo stesso tempo che spendiamo (o almeno, dovremmo spendere) dormendo. Let that sink in. L’utente medio passa online circa 7 ore al giorno, vale a dire circa il 42% del nostro tempo di veglia se diamo per scontato un riposo di 7-8 ore. Si tratta di un aumento di oltre un quarto d’ora al giorno rispetto alla rilevazione di 12 mesi fa, o 4%, che se mantenuto porterebbe il tempo totale speso da tutti noi online a 1,3 miliardi di anni.

Anche qui, come per le piattaforme social, vediamo ai due estremi le Filippine (11 ore al giorno) e il Giappone (4 ore e 25 minuti) ai due estremi.

Abitudini di search

La ricerca di informazioni è la motivazione principale che porta le persone a connettersi, sono infatti quasi due su tre le persone che, interrogate a proposito, citano proprio la ricerca tra le loro ragioni principali della loro navigazione.

Interessante però segnalare come, al netto dei numeri elevati, si registrino delle evoluzioni nella maniera in cui gli utenti si approcciano alla ricerca, con conseguenze importanti da tenere a mente per chiunque voglia ingaggiare delle audience online. I motori di ricerca tradizionali rimangono infatti un go-to sostanzialmente di default per il 98% della popolazione online, ma sono 7 su 10 gli utenti che dichiarano di utilizzare almeno una tecnologia diversa dalla ricerca testuale su base mensile.

Le interfacce voice sono l’alternativa più popolare per il 45% degli utenti, mentre quasi un utente su tre utilizza strumenti di image recognition (come Lens di Pinterest o di Google) sui propri dispositivi mobili.

La social search registra la crescita forse più interessante, con il 45% degli utenti che dichiarano di visitare le piattaforme social quando hanno bisogno di informazioni su prodotti o servizi, con la Generazione Z che addirittura supera sia la soglia del 50% sia l’utilizzo di motori di ricerca tradizionali.

Tipologie di device e piattaforme

I telefoni cellulari sono responsabili per quasi il 53% del tempo che spendiamo online, dato in parte corroborato dal fatto che 9 utenti su 10 visitano il web appunto da mobile. Sono due su tre, tuttavia, gli utenti che dichiarano di accedere al web da computer.

Il dato inerente il cellulare come device primario per l’accesso ad internet è confermato in ogni paese, anche se i gap con i computer sono piuttosto vari, più sottili specialmente in Europa.

Riguardo alle piattaforme, invece, il 98% degli utenti attivi su una piattaforma social è attivo almeno su un’altra: l’84% degli utenti TikTok tra i 16 e i 64 anni dichiara di usare anche Facebook, mentre il 95% degli utenti Instagram nella stessa fascia d’età dichiara di usare anche YouTube.

Per contesto, sono almeno 6 le piattaforme social che contano oltre 1 miliardo di utenti attivi su base mensile, e quasi una ventina quelle che vedono oltre 300 milioni di utenti attivi ogni mese.

Pubblici e target demografici

L’aspetto a nostro avviso più interessante è legato ai Baby Boomers, che registrano un’adoption solo marginalmente inferiore rispetto a utenti più giovani (Gen Z e Millennials); per l’ecommerce è addirittura più alta l’adoption nelle donne nella fascia 55-64 che negli uomini in quella 16-24.

Anche per quanto riguarda il mondo del gaming vediamo molto interesse ed attività nella fascia più senior della popolazione, con oltre due persone su tre nella fascia 55-64 che dichiarano di giocare ai videogame. Certo, non è il 92%-95% registrato dalla Generazione Z, ma non sono neanche briciole.

Sulle piattaforme social è sempre la fascia più senior a registrare le crescite relative più ampie su diverse delle piattaforme più mainstream: su Facebook, ad esempio, i 65+ sono aumentati del 25% rispetto al 2020, quasi il doppio rispetto alla media che si attesta al 13%; anche su Snapchat abbiamo riscontrato un incremento del 25%, ma negli ultimi 3 mesi e sulla fascia 50+ raggiungibile tramite adv, con gli uomini addirittura cresciuti del 33%.

Sono altre le fasce più volumetricamente rilevanti sia in dimensione sia in termini di crescita assoluta (ad esempio, su Facebook la fascia 25-34) ma queste demografiche in evoluzione stanno aprendo nuove opportunità per i brand e nuovi revenue streams per le piattaforme ed i publishers..

Capitolo eCommerce

I prodotti più richiesti? Fashion & Beauty è la categoria che ha “beneficiato” di più della situazione straordinaria del 2020, con oltre 665 miliardi di dollari spesi dai consumatori. Si tratta di un risultato che per noi è una prima volta, in quanto fino all’anno scorso era la categoria Travel, che per ovvi motivi non è riuscita a mantenere il primato. E invece Food & Personal care il segmento che ha registrato la variazione relativa più positiva, +41%.

I dati annuali ci dicono che oltre tre persone su 4 hanno acquistato qualcosa online nell’ultimo mese.