archivio

- leggi in 1 min

logo di Whatsapp

Fuga da WhatsApp: facciamo un po’ di chiarezza

Nelle scorse settimane gli utenti di tutta Italia hanno ricevuto la notizia di un nuovo cambiamento in atto per quanto riguarda la privacy su Whatsapp. 

Di cosa parliamo quando diciamo “cambiamento”? Ecco di cosa si tratta, in sostanza: c’è una nuova condizione obbligatoria del servizio, imposta appunto dagli sviluppatori di WhatsApp. La chat si riserva la possibilità di condividere informazioni degli utenti – talvolta informazioni reperite dalle stesse conversazioni – con Facebook per una rimodulazione delle pubblicità.

Questa scelta ha provocato una vera e propria migrazione di massa verso altre piattaforme analoghe, in primis Telegram e la nuova arrivata Signal.

Tale modifica delle condizioni ha creato infatti non pochi dissensi tra il pubblico. Volti noti hanno poi aperto definitivamente il fronte del passaggio da WhatsApp ad altre piattaforme di messaggistica. Tra questi, impossibile non citare il magnate Elon Musk che proprio nei giorni scorsi ha invitato il pubblico a scaricare Signal.

Leggi anche: Wikipedia e il 2020, quali sono state le pagine più visualizzate

Curiosità: Signal è un’applicazione di messaggistica istantanea analoga a WhatsApp – ma soprattutto a Telegram – e centralizzata, che consente di effettuare chat e chiamate audio-video crittografate. E’ nata nel 2014 grazie allo sviluppatore Open Whisper Systems.