archivio

- leggi in 9 min

Black Friday adì

Black Friday 2020, dagli inizi ad oggi: com’è cambiato il venerdì nero

Anche quest’anno il Black Friday è in arrivo. Il solito giorno di sempre, ovvero il venerdì successivo al Giorno del ringraziamento negli Stati Uniti d’America, che si celebra il quarto giovedì di novembre.

Ma cos’è il Black Friday? Probabilmente è inutile sottolinearlo perché é ormai una tendenza conosciuta dai più, ma giusto entrare nel merito della definizione per poi capire come è cambiato il fenomeno nel corso degli anni e cosa ci dobbiamo aspettare quest’anno.

Le grandi catene sono solite offrire in questa occasione notevoli ed eccezionali promozioni al fine di incrementare le proprie vendite: per questo motivo tra le persone che fanno acquisti in occasione del Black Friday una buona parte trascorre la notte fuori dal negozio in cui vuole fare acquisti il giorno successivo aspettando l’apertura delle porte. Nel 2013 negli Stati Uniti sono stati spesi 57,4 miliardi di dollari in un solo giorno da più di ottanta milioni di persone: per offrire un paragone è come se l’intera popolazione della Germania fosse andata a fare acquisti nello stesso giorno.

Per alcuni l’espressione Black Friday è nata a Filadelfia e deriverebbe dal pesante e congestionato traffico stradale che si sviluppa per l’occasione in quel giorno.

L’origine esatta rimane comunque incerta: secondo alcuni farebbe riferimento alle annotazioni sui libri contabili dei commercianti che tradizionalmente passavano dal colore rosso (perdite) al colore nero (guadagni), per cui il Black Friday indicherebbe un giorno di grandi guadagni per le attività commerciali. Da quel giorno incomincerebbe il periodo dell’anno più proficuo per i rivenditori, capace di portare in nero, quindi in attivo, i conti delle aziende commerciali.

Nel 1924, il giorno successivo al Ringraziamento, la catena di distribuzione Macy’s organizzò la prima parata per celebrare l’inizio degli acquisti natalizi ma fu solo negli anni ottanta che esplose il Black Friday negli Stati Uniti; successivamente è diventato popolare anche in altri Paesi come Canada, Brasile, Francia, Germania, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Svezia, Norvegia, Spagna, Italia e Portogallo ed è ormai molto diffuso su tutti i siti più famosi di commercio elettronico diffondendosi in paesi come India e Giappone.

Leggi anche: Un altro sguardo sul mondo del podcasting, che continua a crescere

Il potenziale comunicativo del Black Friday: i vari case studies

Il Black Friday ha sempre avuto un grande potenziale comunicativo e i brand in giro per il mondo possono diventare mano a mano dei veri e propri case study per raccontare il fenomeno anche dal punto di vista strategico. 

Il brand di abbigliamento Patagonia ha organizzato una bellissima campagna dedicata al Black Friday, in questo caso per una buona causa. Patagonia è già nota per l’attenzione alla sostenibilità dell’ambiente, elemento che è venuto fuori anche per quanto riguarda i contenuti del loro venerdì nero.

Patagonia ha fatto un ulteriore passo avanti nella campagna pubblicitaria del Black Friday, dove ha lanciato la campagna 100% For the Planet. In particolare, hanno donato il 100% di tutte le vendite del Black Friday a enti di beneficenza e organizzazioni di base per il cambiamento ambientale.

Sorprendentemente, la loro campagna del Black Friday è riuscita a raggiungere oltre 10 milioni di dollari invece dei 2 milioni di dollari previsti. Questa strategia di marketing del Black Friday dimostra che i clienti sono disposti a spendere un dollaro in più, se sanno che i loro soldi saranno utilizzati per rendere il mondo un posto migliore.

L’editore Barnes & Noble, invece, ha deciso di adottare un’inaspettata strategia di marketing del Black Friday che ha portato alla loro campagna di maggior successo. Hanno promosso oltre mezzo milione di libri autografati da autori acclamati come parte della loro campagna. I clienti hanno subito colto l’occasione di ottenere un’edizione autografata come regalo personale per se stessi o per i propri cari.

La strategia di marketing del Black Friday di Barnes & Noble mostra che non devi avere paura di andare controcorrente con le tue promozioni. Mentre le offerte e gli sconti sono un’offerta popolare, creare una campagna che porti valore aggiunto ai tuoi clienti è la scelta ottimale che può fare la differenza.

Anche una storia di anticonformismo creativo in quelle relative al Black Friday. Il marchio Hiut Denim, una piccola azienda di jeans gallese, ha preso una posizione contro il Black Friday attraverso una campagna anti-Black Friday chiamata “Buy Less, Buy Better” (“compra di meno, compra meglio”). Hanno chiuso il loro sito web per tutta la durata del Black Friday e hanno fatto una dichiarato di voler boicottare questa giornata di shopping. I proprietari di Hiut Denim erano della idea che le piccole imprese come loro stessero già già applicando prezzi equi per i loro articoli. Ritenevano che il Black Friday è un concorso per vedere chi può essere il più economico e un evento che incoraggia un consumismo eccessivo.

In molti hanno sostenuto la campagna “Buy Less, Buy Better” di Hiut Denim, dimostrando anche che abbia esposto il brand ad un nuovo pubblico. Ecco perché é importante rimanere fedeli ai propri valori.

Il 2019 in numeri: tutti i dati dello scorso venerdì nero

Per analizzare il prossimo Black Friday è interessante “appellarsi” soprattutto ai dati dell’anno scorso, con lo scopo di fare un confronto preciso sia per quanto riguarda i trend di consumo che le percentuali reali di acquisto e social engagement.

Il Black Friday 2019 è stato il migliore di sempre, secondo i dati raccolti da Awin: ci sono stati 2 milioni di vendite contro gli 1,8 milioni dello scorso anno, 24 al secondo nell’arco delle 24 ore della giornata.

In Italia le vendite del Black Friday 2019 sono state 35.500 contro le 28.000 del 2018, mentre i ricavi generati sono aumentati del 35% e allo stesso modo le commissioni sono aumentate del 56% per i partner Awin.

È inoltre cambiato anche il modo di effettuare gli acquisti, con quelli via smartphone aumentati del 24% rispetto al 2018 e giunti al 47% del totale.

Black Friday e pandemia: cosa succederà quest’anno?

Il fattore pandemia cambierà l’approccio al Black Friday, questo è chiaro. Il mondo dei brand ha dovuto e deve pensare a una riformulazione di grandi eventi commerciali, come appunto questo, specialmente se si pensa a paesi come gli Stati Uniti in cui queste ricorrenze sono note per le grandi folle di consumatori che accorrono nei negozi alla ricerca delle migliori offerte e promozioni. Quali sono, allora, le previsioni e cosa cambierà quest’anno? 

La ricorrenza è solitamente considerata un’opportunità perfetta per gli acquisti natalizi; quest’anno, però, con la diffusione del coronavirus e la paura dei contagi potrebbero registrarsi ulteriori cambiamenti, sia per quanto concerne i comportamenti di acquisto, sia per quanto riguarda le iniziative intraprese dalle aziende.

Infatti, il lungo periodo di incertezza che si sta attraversando potrebbe incidere anche sui consumi previsti per questa giornata. Come emerge da una ricerca di TrustPilot, incentrata sul comportamento d’acquisto dei consumatori in occasione del venerdì nero, circa il 21% del campione (su 1600 intervistati) acquisterà come ha fatto di solito, mentre circa il 20% non acquisterà affatto.

Il 15% del campione sembra intenzionato a spendere meno del solito, mentre soltanto il 9,8% avrebbe tra le previsioni quella di spendere maggiormente online. C’è un dato che più di tutti contribuisce a mettere in evidenza un senso di incertezza provato dai consumatori: in un momento in cui ogni forma di pianificazione sembra essere inutile, il 35% degli intervistati risponde che non sa ancora se sfrutterà o meno le offerte di questi due eventi.

Ma dove si cercheranno le offerte? I dati parlano chiaro: Un sondaggio di GA Agency, condotto a ottobre 2020 su un campione di 300 intervistati provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti, ha fatto luce sui metodi che gli utenti adotteranno per cercare le migliori opportunità in vista di questa giornata.

Il 23% degli intervistati afferma che userà Google per fare delle ricerche mirate, ossia cercando un brand o una categoria specifica, aggiungendo le parole chiave correlate. Tornando ai differenti modi per cercare promozioni, il 18% degli intervistati afferma di utilizzare Instagram, mentre il 10% Facebook. Un altro 10% degli utenti, invece, dichiara di affidarsi invece alle newsletter arrivate nella casella di posta e un 9% ai banner online.

Il 34% degli intervistati si farà guidare dallo sconto di un brand maggiore rispetto quello applicato dai competitor, mentre il 23% dalla selezione di prodotti messi in offerta dai brand e il 16% dal tempo di consegna.

Un’ altra indagine online condotta da Shopify, invece, su un campione di 1750 intervistati ha rivelato che solo il 3% dei consumatori americani avrebbe intenzione di acquistare esclusivamente in-store durante il Black Friday (a differenza dell’8% dello scorso anno); il 49% invece avrebbe intenzione di acquistare solo online; il 48% starebbe pensando di alternare i canali online e offline. Complessivamente, comunque, il 97% dei consumatori starebbe pensando di acquistare online per la ricorrenza di quest’anno.

Il legame con i nuovi temi della sostenibilità, il green e le cause ambientali

Oltre a Patagonia, tanti sono gli esempi di campagne legate al tema della sostenibilità.

In tutto questo, l’obiettivo principale è quello di sensibilizzare la popolazione in merito alle conseguenze ambientali che genera il fenomeno: nonostante la mancanza di negozi aperti e quindi un’ascesa considerevole dell’acquisto smart, se possiamo chiamarlo così, l’attività online degli utenti rischia di danneggiare in ogni caso l’ambiente. Ecco cosa disse la redazione economia del Corriere della Sera, in merito ai dati provenienti dallo scorso venerdì nero che sono stati confermati e previsti anche per quest’anno:

“Si calcola che circa 82mila furgoni – la maggior parte dei quali diesel – si mettano in moto nel lungo weekend di occasioni per consegnare otto miliardi di euro in beni acquistati. Nonostante anche i negozi e i centri commerciali abbiano iniziato ad aderire all’iniziativa, oltre l’80% degli acquisti avviene infatti online. Un mare di consegne a domicilio che genera super lavoro per i corrieri espresso: in Gran Bretagna, si stima che, nelle ore più calde, un camion parta dai magazzini di Amazon ogni 93 secondi. Non solo: gli ordini online portano con sé un maggiore carico di imballaggi; oltre a essere principalmente costituiti da giocattoli in plastica e dispositivi tecnologici che andranno poi smaltiti come Raee nei centri appositi. Il Black Friday genera il più grande volume di rifiuti dell’anno, rileva il rapporto di Freight Leaders Council. Un trend pericoloso che mette in pericolo il nostro pianeta. Acquistiamo senza pensarci un secondo, ma la spazzatura che creiamo durerà in alcuni casi per secoli. Le cose non vanno molto diversamente in Italia: secondo i calcoli del Politecnico di Milano, nel 2018 la corsa agli sconti di questi quattro giorni è cresciuta del 35% rispetto al 2017; superando il miliardo di euro e coinvolgendo circa 20 milioni di italiani”.

Corriere della Sera, 27 novembre 2019

Ecco perché, soprattutto quest’anno, sarà importante riconoscere nei propri valori anche quello della consapevolezza ambientale, considerata l’importanza di “colmare” la questione della logistica con iniziative dedicate alla salvaguardia del pianeta.