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Quarantena e streaming digitale, un nuovo concetto di intrattenimento

Quarantena e streaming digitale, un nuovo concetto di intrattenimento

Questa situazione d’emergenza ha praticamente bloccato il pianeta. Quasi tutti i settori sono in stand-by, tra cui soprattutto quello degli eventi. L’intrattenimento, infatti, sembra trovarsi – per ovvi motivi – in una fase decisamente critica della sua esistenza a causa di un periodo praticamente a quota zero per quanto riguarda concerti, eventi culturali, cinematografici e di qualsivoglia genere.

Uno dei settori che però non si è affatto fermato è quello del digitale. Questo, oltre ad essere un segnale positivo per chi lavora al suo interno, dimostra anche che esso stesso sia diventato un vero e proprio strumento per far rialzare anche tutti gli altri settori, analoghi o meno. Un traino per aiutare il mondo in questo momento difficile, attraverso potenzialità e modalità che riescono a contrastare – inevitabilmente – il problema del distanziamento sociale. 

Il digital come supporto agli altri settori ha portato e sta portando, spesso, a nuovi sviluppi che stanno influenzando considerevolmente non solo il nostro modo di approcciarci alla quotidianità e allo svago, ma anche il pubblico che si affaccia a queste nuove modalità

Ecco perché, proprio l’intrattenimento è un esempio perfetto di come il rapporto con il digitale abbia cambiato il nostro approccio a un concerto, un evento, un festival o addirittura un ritrovo collettivo. A questo ne consegue che il concetto stesso di intrattenimento sia mutato, donandoci nuove opportunità di usufruire di qualcosa che in questo periodo è fortemente limitato. Ma quali sono, queste opportunità? Sicuramente il servizio di streaming online implementato, le video interviste ma anche i nuovi format digitali nati dai più tradizionali talk show, i concerti in streaming e le gallerie d’arte digitali.

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Intrattenimento, streaming e lock down: come il digital ha cambiato le carte in tavola

Se in questo articolo vi avevamo parlato delle gallerie online e archivi digitali che brand, magazine e musei stanno rendendo disponibili alla popolazione in seguito a questa quarantena forzata, in questo articolo prenderemo in considerazione gli eventi in streaming e i nuovi format digitali nati dall’esigenza di vivere l’entertainment – ma anche, perché no, l’informazione – in modo nuovo e differente.

Travis Scott, Astronomical

Disponibile a determinate ore del giorno e della notte (per facilitare lo streaming a tutti a paesi del mondo) dal 24 al 26 aprile, il rapper Travis Scott ha lanciato in collaborazione con il videogioco Fortnite l’evento Astronomical, un concerto che ha registrato alla prima edizione (quella appunto della notte del 24 aprile) oltre 12 milioni di presenze streaming. L’evento, che si svolge proprio attraverso un concerto virtuale all’interno della mappa del gioco, è disponibile per qualunque utente acceda al gioco e voglia assistere all’esibizione dell’avatar del rapper nell’area di gioco “Sabbie Sudate“. Se ve la siete persa, ecco la clip del suo nuovo singolo presentato nel corso dell’evento globale:

Il tributo ai Nirvana di Post Malone

In occasione di una raccolta fondi per la lotta al COVID-19, Post Malone – grande fan dello storico gruppo di Kurt Cobain – ha annunciato un concerto-tributo in programma per oggi (si parte alle ore 18 della east coast americana, quindi la nostra mezzanotte) in diretta streaming. Il lancio è avvenuto proprio da parte di “Posty” attraverso un mini-video sui suoi canali social. Il live andrà in scena nella casa del rapper e si baserà su una selezione delle hit dei Nirvana e dei brani preferiti dai fan. Nel corso del live, inoltre, i followers potranno fare delle donazioni che verranno a loro volta destinate al Covid-19 Solidarity Response Fund gestito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

The Tonight Show, Jimmy Kimmel Live, The Late Late Show, EPCC, Home e Streaming Editions.

Anche molti dei talk show più popolari degli Stati Uniti stanno andando in onda nelle edizioni casalinghe. Stiamo parlando dei programmi tv condotti da Jimmy Fallon, Jimmy Kimmel e James Corden, che insieme ad altri noti colleghi  come Ellen DeGeneres, Stephen Colbert e Seth Meyers stanno appunto mantenendo vivo il proprio audience attraverso il nuovo format condotto dalle loro case.

Anche in Italia sta accadendo qualcosa di simile, con Alessandro Cattelan che con il suo ormai iconico EPCC ha deciso di variare tra format casalinghi e puntate in studio (con quest’ultime legate ovviamente alle normative sanitarie vigenti) offrendo al pubblico una nuova esperienza che possa unirsi nel modo più opportuno a questa emergenza. Come i colleghi statunitensi, anche Cattelan ha spaziato tra video-interviste, esibizioni musicali in streaming e monologhi più tradizionali.

Sky Tg 24, “il primo tg condotto da casa”

E’ questa l’ultima frontiera di uno dei Tg più autorevoli del nostro paese. Uno studio televisivo allestito a casa del conduttore, una vera e propria edizione interamente da remoto che rappresenta una sorta di spartiacque nel mondo dell’informazione televisiva. Un telegiornale completo, con collegamenti, eventi live e ospiti, gestito interamente in smart working. Servizi, coordinamento, conduzione, il complicato lavoro di regia, collegamenti satellitari e nuovi software azionati e coordinati dal tavolo di un salotto: un intero studio televisivo centralizzato e coordinato a distanza, con il tradizionale anchorman che conduce dal suo salotto.

One World: Together at Home

I conduttori statunitensi Jimmy Kimmel, Jimmy Fallon e Stephen Colbert si sono rivisti in Together at Home, una serie di concerti collettivi organizzata dal festival Global Citizen a sostegno dell’OMS con lo scopo di promuovere la pratica del distanziamento sociale durante la pandemia di COVID-19 e raccogliere fondi per la ricerca. L’evento è stato trasmesso lo scorso 18 aprile in diretta sulle principali piattaforme di social media come YouTube e Facebook e sui principali canali televisivi nazionali del mondo: in Italia è stato trasmesso su Rai 1, Rai Radio 2, MTV, VH1, Comedy Central, MTV Music e National Geographic.

Al concerto hanno partecipato Alanis Morissette, Alicia Keys, Amy Poehler, Awkwafina, Billie Eilish, Billie Joe Armstrong dei Green Day, Burna Boy, Camila Cabello, Celine Dion, Chris Martin, David e Victoria Beckham, Eddie Vedder, Ellen DeGeneres, Elton John, Finneas, Idris and Sabrina Elba, J Balvin, Jennifer Lopez, John Legend, Kacey Musgraves, Keith Urban, Kerry Washington, Lang Lang, Lizzo, LL COOL J, Lupita Nyong’o, Maluma, Matthew McConaughey, Oprah Winfrey, Paul McCartney, Pharrell Williams, Priyanka Chopra Jonas, Rolling Stones, Sam Smith, Shawn Mendes, Shah Rukh Khan, Stevie Wonder, Taylor Swift, Usher e gli italiani Andrea Bocelli e Zucchero.

La London Fashion Week in versione digitale

Anche il mondo della moda, con i suoi eventi stagionali, si è mosso di fronte all’emergenza Coronavirus. Quasi un mese dopo che i suoi concorrenti di Milano, New York e Parigi hanno annullato la loro stagione estiva di sfilate, il British Fashion Council ha annunciato che andrà avanti con la sua stagione di giugno in formato digitale. Il BFC l’ha definita una mossa “atta a consentire ai designer una maggiore flessibilità”, pianificando stagioni co-ed organizzate su una piattaforma cosiddetta “gender neutral”La prossima stagione della moda maschile di Londra in programma per il fine settimana del 12-14 giugno, perciò, sarà modificata in “piattaforma solo digitale alla luce del contesto attuale” come ha dichiarato l’organizzazione in un comunicato ufficiale.

Infine, la stessa BFC ha comunicato che la piattaforma sarà dotata di un nuovo nome e una nuova immagine, progettati sia per il pubblico commerciale che per la platea dei consumatori abituali e pensati per coinvolgere la creatività e lo spirito umoristico londinese.

La versione digitalizzata de Le Iene

Torniamo a casa nostra, parlando della puntata de Le Iene andata in onda martedì 21 aprile. In quell’occasione, utilizzando il supporto della tecnologia, i tre conduttori Filippo Roma, Giulio Golia e Matteo Viviani hanno potuto condurre la serata rispettando le norme di distanziamento pur entrando “digitalmente” nello studio. Un vero e proprio studio virtuale in cui le tre Iene sembravano sedute nella consueta posizione dietro il tradizionale bancone, ma si trovavano in realtà in tre luoghi diversi e lontani tra loro. Un perfetto esempio di come l’utilizzo del digitale sia diventato, in questi casi, fondamentale per rendere una nuova esperienza di questo tipo praticamente uguale a quelle precedenti.

Le “nuove forme” del Festival di Cannes

Anche il mondo del cinema è stato costretto ad arrendersi di fronte all’emergenza. Il Festival di Cannes, per esempio, ha annunciato in un comunicato ufficiale diffuso nelle scorse settimane che la kermesse si svolgerà in una “forma differente”. Non si conosce ancora la natura del nuovo format, ma tutto fa pensare che i film e un eventuale evento allegato vengano trasmessi proprio attraverso una piattaforma streaming.

Una scelta sofferta, che però arriva dall’esigenza di non voler fermare la magica macchina dell’arte cinematografica.

“Per il direttore Thierry Fremaux che, fino a pochi giorni fa, liquidava con fermezza la possibilità che i film selezionati per l’edizione 2020 potessero essere proiettati in streaming, l’ammissione deve essere stata dolorosa. Ma la macchina non può fermarsi, perchè bloccare i titoli in «pole position» per la kermesse significherebbe incidere non solo sulle esistenze di tutti quelli che hanno contribuito alla loro realizzazione, ma anche sui meccanismi del cinema internazionale, visto che dalla Croisette, così come dal lungomare del Lido di Venezia, spiccano il volo, puntualmente, le opere che poi saranno selezionate per gli Oscar, insomma la linfa vitale della settima arte: «Abbiamo dato il via a numerose consultazioni tra gli addetti ai lavori, sia in Francia che all’estero, e tutti sono d’accordo sul fatto che il Festival, in quanto strumento essenziale dell’industria cinematografica, debba continuare a studiare modalità che, in un modo o nell’altro, possano garantire i percorsi dei film selezionati per Cannes 2020“.

Fulvia Caprara, La Stampa, 15 aprile 2020

Intrattenimento streaming e nuove fette di pubblico: un po’ di dati

Sulla base di questi esempi, si può confermare che la pandemia causata dal COVID-19 abbia cambiato notevolmente anche il concetto di intrattenimento, facendoci attraversare un momento storico in cui il consumo di contenuti online ha raggiunto un livello mai sperimentato nella storia dello streaming digitale.

In questo senso, una ricerca che il Global Web Index ha condotto alla fine del mese di marzo su 13 Paesi diversi, ha mostrato come i consumatori abbiano citato le tre attività più diffuse durante il loro stato di quarantena: 

Le risposte, poi, cambiano a seconda delle fasce di età intervistate durante la ricerca: Generazione Z e millennial dedicano più tempo alla creazione di contenuti video su piattaforme come YouTube e TikTok, mentre le fasce di età più elevate preferiscono leggere le ultime notizie, utilizzare le video-chiamate per parlare con i propri famigliari e amici oppure sperimentare nuove ricette in cucina attraverso i tutorial online e le varie dirette social.

Andando più nello specifico, Gen Z e millennial si distinguono dalle altre fette di pubblico per quanto riguarda le abitudini di consumo dello streaming online, usufruendo nella maggior parte dei casi di piattaforme come Netflix, HBO, Amazon Prime Video e Disney+.

Ovviamente, le nuove generazioni continuano a prediligere anche piattaforme ancora in grande ascesa come Tik Tok e la sezione Discover di Snapchat. Verso la fine del 2019, per esempio, il team di Snapchat ha comunicato di aver analizzato che il tempo giornaliero trascorso dalla Generazione Z a guardare i contenuti Discover è aumentato del 40% in un anno, dato che sembra continuare anche nel corso del 2020 e trovare ulteriore linfa vitale con la situazione attuale.

Per quanto riguarda Tik Tok, invece, gli influencer che presiedono la piattaforma hanno sfruttato molto questa situazione e sono diventati figure di grande spicco nel panorama delle strategie di web marketing, tanto che è proprio la stessa società ad aver creato un Creator Marketplace, ovvero un catalogo contenente i propri influencer che i brand possono consultare per contattarli in base alle proprie esigenze.