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foto di un'influencer

L’influencer marketing ai tempi del coronavirus, lo stato del business

In questo periodo di stand-by sociale e finanziario, è inevitabile pensare allo stato del business (se così possiamo definirlo) per quanto riguarda il mondo dell’ influencer marketing.

Le variazioni considerevoli delle tematiche, dei contenuti e dei messaggi condivisi dalle personalità del web e dai brand ha, di fatto, modificato anche il modo di approcciarsi al proprio pubblico da parte degli influencer. Non solo, però, visto che se cambiano i singoli c’è solo un motivo: sta cambiando l’ecosistema. 

L’ecosistema dell’ influencer marketing, infatti, sta subendo leggeri mutamenti e non solo perché la popolazione è dominata da una comunicazione di crisi sempre più pressante, ma soprattutto perché il mondo è concretamente diventato qualcosa di nuovo. Una situazione globale fuori dalla normalità di tutti i giorni.

E questo non è un modo per trasmettere ulteriore panico, ma per analizzare ciò che sta per cambiare (o è già cambiato) all’interno della categoria degli influencer. Quest’ultima, appunto, non è solo influenzata dalla necessità di messaggi per ovvie ragioni più delicati, coinvolgenti e sensibili, ma anche da una serie di cambiamenti strutturali e concreti che vanno (in molti casi) ad inficiare l’attività lavorativa del singolo. 

Sicuramente, quello che possono fare gli influencer (e che stanno effettivamente facendo) è accostabile a quello che avevamo detto riguardo ai piani editoriali, ovvero condividere contenuti sensibili, coinvolgenti e leggeri come tutorial, condivisioni di pensieri, dirette con altre personalità del web, raccomandazioni e raccolte fondi. Proprio a causa del loro potenziale comunicativo, infatti, non è mai stato così importante pensare alla più grande delle raccomandazioni di questo periodo: “Rendiamoci utili il più possibile”.

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Influencer marketing e coronavirus: com’è lo stato del business?

Ma come potrà cambiare l‘approccio degli influencer quando tutto questo sarà finito? Non è facile dirlo con precisione, ma sicuramente lo scenario sarà notevolmente influenzato dall’ascesa sempre più forte della shut-in economy, ovvero la cosiddetta “economia del confinamento, della distanza fisica ma vicinanza digitale”.

Se questo nuovo scenario economico globale avrà un impatto positivo sull’ambiente, sicuramente anche l’influencer marketing dovrà comportarsi di conseguenza. Temi come la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente continueranno ad essere centrali e molta importanza verrà data a tutti quegli strumenti fondamentali per perseguire questo scopo.

Cosa sta cambiando: l’esempio del New York Times sui travel blogger

Allo stesso tempo, esistono micro-settori dell’ influencer marketing e del blogging in generale che sono inevitabilmente stati colpiti (in negativo) da questa crisi globale. Stiamo parlando dei travel blogger, che per ovvi motivi non possono spostarsi o hanno grandi difficoltà a visitare determinate zone del mondo per colpa del coronavirus.

A esporre questa situazione è il New York Times, il quale racconta nel suo articolo “Coronavirus is causing chaos for travel influencers” che la situazione di queste figure è una di quelle ad aver subito più danni nell’intero ecosistema web.

Dana H. Freeman, a travel influencer in Vermont, was supposed to board a cruise ship from San Diego on Thursday, only to have the trip canceled over the weekend. Merissa Principe, 29, a travel influencer from New York, said her trip to Washington, D.C., was just canceled. Sheri Griffiths, 45, a cruise influencer, said all of her travel through April has been canceled over the past week.

Taylor Lorenz, NY Times

Voli e crociere cancellati, attese infinite, difficoltà burocratiche e/o diplomatiche: questo è quello che si trovano ad affrontare i travel blogger nel 2020. Di conseguenza, per loro, senza viaggiare non si può lavorare. Un intero mercato bloccato, insomma, come tanti altri d’altra parte.

“Influencers, who alongside many in the gig economy, make money through freelance assignments, including promoting hotels, destinations, airlines and other travel brands, now face canceled sponsored trips. Many are struggling to cope with how to move forward as the hospitality industry craters”.

Nonostante questo, come spiega lo stesso Taylor nel suo articolo, buona parte di questi blogger stanno continuando a lavorare e postare (anche nelle ultime ore) contenuti riguardanti esperienze in resort, hotel, case vacanza o crociere, visto che non esiste ancora un blocco totale e globale dei trasporti (e, forse, non ci sarà mai). Viaggi ed esperienze, tuttavia, in cui è diventata immancabile la mascherina sul volto. Una sorta di elemento di prevenzione ormai insostituibile.

Influencer marketing e utenti: come cambia il rapporto con i follower

Anche il rapporto tra influencer e follower sta cambiando. Emblematico, in questo senso, è sicuramente l’esempio di Veronica Civiero, ragazza veneta che insieme ad un gruppo di amici ha messo in piedi uno strumento virale di comunicazione che ogni giorno in Veneto raggiunge più di un milione di persone con più messaggi al giorno.

Il progetto si chiama Viral Veneto ed è completamente gratuito. “Abbiamo creato una sorta di amplificatore per informazioni” ha commentato la 32enne, impegnata ormai da diversi anni nel mondo della comunicazione social.

Il gruppo di Veronica, infatti, è in stretto contatto con l’ufficio stampa della Regione Veneto per avere in tempo reale tutte le informazioni da veicolare. Il team le «traduce» con un linguaggio adatto ai giovani e le veicola poi sulla pagina instagram dedicata. Contemporaneamente, vengono allertati via whatsapp gli influencer del territorio che, se interessati, rilanciano i messaggi e le informazioni. I follower di Viral Veneto sono già diventati, in poco più di 15 giorni, 100 mila, ma la community raggiunta attraverso gli altri influencer coinvolti supera abbondantemente il milione di follower.