archivio

- leggi in 5 min

foto grafica per web marketing

Web marketing e semiotica: che rapporto c’è tra i due settori?

Il messaggio custodito in un logo è forse il punto di partenza di ciò che si vuole comunicare al pubblico di destinazione. Ecco perché il marketing, e più in particolare il web marketing, hanno un rapporto inevitabilmente diretto con la disciplina dei simboli: la semiotica. 

Prima di entrare nel merito del rapporto tra le due discipline, è giusto definire esattamente cos’è la semiotica: è la disciplina che studia i segni e il modo in cui questi abbiano un senso. Possiamo dire, inoltre, che la semiotica è la disciplina che studia i fenomeni di significazione.

Detto questo, è fondamentale riflettere sugli elementi che dimostrano l’esistenza di un rapporto complementare tra lo studio dei significati e le strategie di web marketing. Le due discipline si uniscono in diversi passaggi, infatti, e come anticipato nel primo paragrafo il più facile da individuare è appunto lo studio dei significati che un brand vuole comunicare. Attraverso queste sintesi comunicative, un marchio può far comprendere subito la sua identità, cosa vuole offrire al suo target e quali sono i suoi punti di forza.

Leggi anche: L’e-commerce nel 2020: novità, trend e nuove piattaforme 

Semiotica e web marketing: tutto (o quasi) passa dal logo

Attraverso lo studio della semiotica e della relazione tra quest’ultima con la comunicazione online di un prodotto o di un brand, è sicuramente possibile migliorare e chiarire l’interpretazione degli utenti nei suoi confronti. Una sorta di “ponte” tra ciò che il marketer vuole comunicare e la reazione del target di riferimento.

Parole, immagini e video, infatti, sono sicuramente elementi coinvolti in questo processo: l’identità aziendale e la comunicazione del brand diventano dinamiche efficaci nel momento in cui possono esprimersi valutando nel miglior modo possibile il significato dei segni.

Anche nel micro-campo della SEO, per esempio, è diventata fondamentale ormai la capacità di adattare le proprie strategie a una search engine optimization sempre più complessa rispetto al semplice uso delle keyword nel testo.

L’unione di questi mondi, perciò, è indispensabile per condurre una positiva strategia di promozione web. Non basta, infatti, definire una strategia di web marketing adeguata: anche i significati svolgono un ruolo da protagonisti ed è giusto ritagliarsi del tempo per rifletterci.

Le teorie e i metodi utilizzati in semiotica possono essere utilizzati anche, perchè no, per identificare le tendenze nella cultura popolare, capire come si comportano gli utenti e come si modificano gli atteggiamenti dei consumatori in relazione ai nuovi trend ma soprattutto in che modo le campagne di marketing e comunicazione possano soddisfare l’esperienza con l’utente finale.

La semiotica nel web marketing, perciò, non passa solo dalla pianificazione di un logo ma anche da tante altre riflessioni che partono da quest’ultimo e si allargano a macchia d’olio chiamando in causa l’intero filo conduttore che esiste tra consumatore e operatore.

In pratica, se dobbiamo fare un esempio concreto, possiamo parlare della cosiddetta decodificazione dei significati. Questa conoscenza, infatti, permette a chi si occupa di una campagna di incorporare gli elementi subconsci in tutte le proprie comunicazioni e campagne, costruendo un comune denominatore sempre presente nei messaggi grafici.

Detto questo, un’analisi semiotica può co-esistere all’interno di uno sviluppo più ampio di una nuova campagna o nella strategia di pianificazione dei contenuti in un piano editoriale. E, tutto ciò, può essere allargato senza problemi anche al marketing più tradizionale.

L’esempio di Apple

In questo articolo stiamo parlando di semiotica e web marketing, ma come spiegato nel paragrafo precedente questo rapporto va inevitabilmente a toccare anche il marketing tradizionale in una logica above the line.

Un esempio perfetto di questa riflessione è la strategia portata avanti da Apple. Un esempio quasi troppo facile agli occhi di chi lavora nel marketing e nella comunicazione, ma allo stesso tempo così forte e palese da non poter non essere citato.

In questo spot diffuso dal colosso negli anni ’80, la semiotica è entrata a gamba tesa nel messaggio che doveva essere trasmesso al pubblico. “Noi siamo i primi, e siamo diversi” è l’iconico messaggio che lo spot, in maniera quasi completamente subconscia, ha trasmesso allo spettatore durante la visione del video.

Studio specializzato che la Apple ha voluto anche spiegare in questo semplice grafico, prodotto diversi anni prima:

L’immagine sopra fa riferimento ad una strategia, appunto, più tradizionale e meno contemporanea (si tratta per lo più di comunicazione e non tanto di marketing digitale) ma nel corso degli anni le riflessioni di questo tipo si sono adattate all’approccio sempre più innovativo della comunicazione, rendendo questo discorso fondamentale per qualsiasi tipo di campagna, online o offline che sia.

Ecco perchè, quindi, i principali elementi da valutare all’interno di una pianificazione dei significati sono sicuramente l’identità aziendale composta dalla mission, dai valori, dal brand storytelling, dai dipendenti e dai prodotti o servizi proposti; la comunicazione del brand composta da logo, slogan, claim, colori e contenuti; e dall’ethos del marchio composto dalla reputation, dal sentiment e dal modo in cui i consumatori percepiscono l’azienda.

Sicuramente, l’argomento è molto vasto e proprio per questo dev’essere applicato in modo decisamente più ampio al mondo del marketing in generale, come abbiamo ripetuto più volte nel corso del nostro articolo. Allo stesso tempo, però, è importante specificare che la distinzione può non essere solo tra marketing tradizionale e web marketing, ma anche tra elementi interni dello stesso campo di studio: nelle analisi competitive, per esempio, nelle ricerche di mercato e perfino nella segmentazione di nuovi gruppi di clienti.

In conclusione, oggi il connubio semiotica-web marketing (e, più in generale, semiotica-marketing-comunicazione) è importante per creare delle campagne iper targettizzate sul proprio pubblico di destinazione, proprio perchè le persone, in fase decisionale, si basano sull’emotività e sulle interpretazioni subconsce di parole ed immagini. La semiotica, arrivati a questo punto, può aiutare a decodificare quei messaggi per migliorare la percezione del brand e  tutti i messaggi comunicati all’audience. Una consapevolezza nuova e ancora più chiara della propria identità.