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Collage di Mo_rte L'Officiel

Unire moda contemporanea e arte è possibile? Il graphic designer Mo_rte lo fa nel suo account Instagram, dove ogni giorno rappresenta questo sodalizio artistico attraverso i suoi collage.

Le opere di Mo_rte (il cui vero nome è Luka Neziri), raccontano in un unico elemento grafico moda, arte e fotografia. Luka, partendo dai materiali che trova su magazine e social media, crea nuove immagini che sposano alla perfezione arte e contemporaneità, quadri neoclassici, moda e brand. 

Foto di Mo_rte

Un’intuizione che l’ha portato a guadagnarsi una buonissima fan base su Instagram, nonostante il suo profilo sia ancora ai primi anni di attività.

Luka si è raccontato a Shots in questa intervista, dove ha risposto a tutte le nostre domande in merito alle sue opere grafiche dense di presente e passato. Un presente che si butta a capofitto nell’ arte classica e rinascimentale, unendo in modo intrigante icone storiche con pop e fashion icon contemporanee.

Leggi anche: Shots intervista Laura Renieri, fondatrice del blog TheOldNow

Da dove ti è venuta l’idea di esprimerti attraverso quello che fai?

Collage di Mo_rte

Personalmente ho sempre avuto una grande passione per fotografia, arte e grafica: in generale ho sempre amato il mondo delle arti visive. Diversi anni fa, quando ancora stava nascendo Instagram, ho deciso quindi di pensare a qualcosa che potesse unire le mie passioni. 

All’inizio mi buttai subito sulla moda, visto che in materia mi sento molto più confident. Cominciai a ricreare le copertine di I-D in vettoriale, schematizzandole e rendendole lineari attraverso dei dettagli geometrici.

Successivamente, ho iniziato a decontestualizzare i personaggi dell’arte nel mondo reale. Dopo questi tentativi, ho però deciso di puntare definitivamente sull’unione tra i mondi dell’arte e della moda, cercando di rendere quello che facevo ancora più personale. 

Come mai il nome Mo_rte?

Molto semplice, anche se non immediato: Mo_rte sta per Moda e arte. Il mio nome doveva essere qualcosa di bello e significativo, ma soprattutto diverso dagli altri e che rappresentasse al meglio ciò che faccio. 

Quindi la moda è una vera e propria forma d’arte?

Assolutamente sì. Guardiamo solo l’ultimo Met Gala di New York. Per esempio, Lady Gaga è a mio parere una delle esponenti principali in questo connubio tra moda e arte: in quell’occasione ha sfoggiato un vestito che era una vera e propria unione di questi due mondi.

Magari la moda non è arte totale con il prêt-à-porter, ma si può pensare ai maestri dell’haute couture, che con il tulle creano dei veri capolavori. Giambattista Valli, John Galliano, Martin Margiela… 

Quali sono le tue più grandi ispirazioni?

Uno dei più grandi è sicuramente Magritte: me ne sono accorto perchè lo uso veramente tanto. Oltre a lui, per esempio, anche William-Adolphe Bouguereau. Personalmente credo che questi due artisti si avvicinino molto agli editoriali che vengono ideati in questo periodo.

Dietro ogni mio collage c’è uno studio di colori, forme e interazioni del personaggio con l’editoriale e l’ambiente in cui viene inserito.

Che futuro prevedi per questo tuo progetto?

Tutto è nato perchè vorrei che i miei lavori vengano riconosciuti. Allo stesso tempo, però, in quello che faccio mi diverto terribilmente. In futuro mi piacerebbe collaborare con i brand, come è già capitato una volta in passato per un marchio di occhiali.

Oppure anche un progetto con qualche rivista specializzata, e ci sono già stati dei contatti in questo senso. Forse, però, in Italia non siamo ancora pronti a determinate forme di collaborazione a differenza invece dell’estero.

Tra tutti quelli che proponi ogni giorno sul tuo profilo Instagram, quale pensi sia il più significativo e perché?

Uno dei miei preferiti è sicuramente quello relativo alla campagna originale Roman Rhapsody di Gucci, dove il soggetto del quadro sembra che esprima lo stesso stato d’animo del soggetto della campagna. Questa è la dimostrazione della ricerca che conduco ogni volta che penso ad un nuovo collage: non voglio mai lasciare niente al caso.

Collage di Mo_rte

Se domani mattina Instagram chiudesse, qual è il primo posto che ti verrebbe in mente per esporre i collage di Mo_rte?

Uno dei miei primi pensieri era stato quello di organizzare un vernissage con tutte le mie opere. In generale, mi piacerebbe farle stampare ed esporle dal vivo in una mostra. Magari non su tela, ma attraverso un tablet o un qualsiasi mezzo digitale: un’esposizione nuova e differente in cui raccontare i collage in modo creativo e innovativo. Altre idee erano state le classiche borse di tela o le magliette, ma è un discorso da approfondire con più pazienza.

Cosa vuoi che trasmetta quello che crei? E qual è il tuo obiettivo a lungo termine?

Vorrei che la gente ridesse per quello che creo. Magari alcune volte questo non capita, perchè giustamente viene valorizzato più l’aspetto estetico rispetto a quello ironico. In funzione di questo, mi piacerebbe consolidare sempre di più quello che faccio come nuova forma di collage digitali, che unisce arte e moda facendo ridere. 

Dal mio punto di vista, per rimanere nella testa delle persone o le fai ridere o ci metti del porno. Non c’è altra via d’uscita…   

Collage di Mo_rteCollage di Mo_rteCollage di Mo_rteCollage di Mo_rteCollage di Mo_rte