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La scalata digitale (e politica) di Alexandria Ocasio-Cortez

La scalata digitale (e politica) di Alexandria Ocasio-Cortez

Jacopo Shots.it

Jacopo Miatton

Il futuro della sinistra americana sembra avere un nome: Alexandria Ocasio-Cortez. 28 anni, origini portoricane, si auto-definisce socialista e fino a non molto tempo fa lavorava come cameriera: oggi è la più giovane deputata alla Camera degli Stati Uniti d’America.

La scalata politica (e digitale) di Alexandria Ocasio-Cortez

Arrivata da una realtà non facile, quella del Bronx di New York, ha battuto a sorpresa alle primarie il candidato dell’establishment dei democratici, e ad oggi è una delle personalità politiche più discusse negli States. Un successo, quello politico, cavalcato dalla democratica americana anche e soprattutto sui social media: Ocasio-Cortez spopola su Twitter, dove ha guadagnato due milioni e mezzo di follower in meno di otto mesi; più di due milioni di follower anche su Instagram.

“Trump isn’t ready for a girl from the Bronx”

Alexandra Ocasio-Cortez, The Late Show With Stephen Colbert

Ciò che stupisce di questi account, però, non è tanto il numero consistente di follower ma i tassi registrati di ingaggio e interazione: l’account Twitter di Donald Trump ha 21 volte più follower e a gennaio sono stati calcolati circa 17 milioni di interazioni; per la deputata, invece, 43 milioni di ingaggi sull’account. Forse, la giovinezza gioca a suo favore, grazie ad un modo di intendere le interazioni social diverso da quello di altri politici. (che vi avevamo raccontato qui)

I suoi tweet e i suoi post sono caratterizzati da rigorosi fact check (niente aria fritta) ma anziché usare fredde statistiche, provvede alla corroborazione delle sue tesi usando materiale fotografico o aneddotico, molto più vicino emotivamente e comprensibile al grande pubblico americano. Un mix interessante di registro informale che ben si adatta ai più giovani, sempre però coadiuvato da informazioni chiare e trasparenti. Butta benzina sul fuoco su Twitter senza paura di chiamare fuori i colleghi più a destra usando l’ironia – che non è gratuita ma spalleggiata dal sempre presente fact-checking.

La politica americana rappresenta forse la normale classe media, eppure necessita l’assunzione di consulenti per parlare ai millennials. La Cortez invece non ne ha bisogno, e per questo spopola. E riesce a mantenersi in equilibrio sui due trampoli – l’uno, il mondo social libero e spigliato; l’altro, la professionalità politica.

“Alcuni dicono che ho vinto per motivi ‘demografici’.
Prima di tutto, è falso. Abbiamo vinto grazie a elettori di ogni tipo.
Secondo, ecco il primo paio di scarpe che ho usato nella mia campagna elettorale. Ho bussato alle porte fino a consumarle talmente che ci è entrata la pioggia.
Rispettate gli sforzi fatti. Abbiamo vinto perché abbiamo lavorato più dei nostri avversari. Punto”.

Alexandria Ocasio-Cortez su Twitter, giugno 2018

Il grafico sull’engagement di Alexandria Ocasio-Cortez