archivio

- leggi in 6 min

I trend del 2019 secondo i marketers digitali

I trend 2019 secondo i marketers digitali

Serena Shots.it

Serena Federici

La velocità con cui cambiano gli scenari è sotto gli occhi di tutti. Il marketing è in costante movimento, ogni giorno vengono proposte nuove idee ed ogni marketers deve necessariamente essere “sul pezzo”, valutare le opzioni, decidere il canale migliore, l’app giusta, il social perfetto e soprattutto decidere cosa mantenere e in quali nuovi investimenti addentrarsi. I trend 2019 sono le certezze, quel che si prevede funzionerà, quel che si è deciso di mantenere e rinforzare. Diventano tali dopo aver avuto la consacrazione da parte di pubblico e addetti ai lavori e il mondo del marketing ne ha già identificati 6.

Influencer marketing personalizzato

I Social Media sono il cambiamento epocale più importante degli ultimi anni, le iscrizioni per il 2019 è previsto cresceranno del 5,70% (percentuale in calo dal 2016) e risultano uno dei media più efficaci, al pari della TV.
Gli esperti in comunicazione digital il prossimo anno punteranno ancor di più sugli influencer marketing e si dedicheranno allo studio approfondito della personalizzazione. Fino a qualche tempo fa l’influencer veniva “utilizzato” dai brand facendo riferimento ai follower e puntando tutto sulla quantità di persone raggiunte ponendo poco l’attenzione al reale volume d’affari generato. Oggi, e ancor più l’anno prossimo, la tendenza sarà quella di identificare il miglior personaggio per ottener il miglior profitto possibile. La necessità delle aziende di misurare il ritorno dei loro investimenti ha generato l’esigenza di servirsi degli influencer in modo specifico e mirato, a seconda di quel che si vuole pubblicizzare e all’ambito d’attività del personaggio. A questo proposito sono nate nuove figure nel mondo della comunicazione, agenzie specializzate e piattaforme che mettono in contatto diretto brand e personalità.
Questo nuovo corso intende puntare sulla diversificazione del messaggio pubblicitario in virtù del pubblico che lo riceverà. Non si agisce sulla quantità bensì sulla qualità e con qualità si intende quel pubblico realmente interessato al prodotto al punto da poter diventare un cliente.
Diversi studi dimostrano che solo i grand brand ottengono risultati attraverso una comunicazione di massa; per tutti gli altri è bene pensare all’investimento diversificato di influencer raggiungendo così diversi target attraverso comunicazioni create ad hoc. Un trend 2019.

Social commerce

Finalmente. Il social commerce è ormai una realtà che si sta conquistando sempre più spazio ed è considerata, da parte dei marketers, come una delle migliori innovazioni apportate al mondo del web. La possibilità di acquistare direttamente attraverso il proprio profilo, senza dover lasciare il social network è una comodità che sta coinvolgendo sempre più utenti. L’immediatezza, l’istantaneità e la praticità sono le caratteristiche fondamentali che il popolo del web vuole avere; associare la possibilità di poter comprare quel che balza all’occhio solo con un clic è entusiasmante per l’utente e una fonte di guadagno straordinaria per ogni azienda. Oggi la percentuale di utilizzo è del 2% ma è un dato destinato a crescere velocemente essendo una funzione relativamente nuova. Un trend 2019.

Chatbot e assistenti vocali

Nel 2018 molte aziende hanno deciso di affidarsi alle Chatbot. Uno studio dimostra che tra le aziende contattate il 16% ha risposto di aver già adottato l’assistente digitale, il 73% ha intenzione di attivarlo in futuro e solo l’11% non intende avvalersi di questo software.
I dati mostrano quindi un potenziale 89% di utilizzo, una cifra esorbitante che vedrà nel 2019 ottenere ancor più conferme.
Il successo della chat è dato dall’idea del consumatore di relazionarsi con una persona fisica ma allo stesso tempo di sentirsi libero di poter fare qualsiasi tipo di richiesta perché non soggetto a giudizio. La chatbot permette ai brand di offrire un customer service basilare e ai clienti di avere risposte rapide ai quesiti più comuni. Oggi si lavora nell’intento di sviluppare software sempre più complessi per far fronte ai quesiti più impegnativi e poter offrire ai clienti risposte più esaustive limitando l’intervento umano.
Discorso identico per gli assistenti vocali, da Siri ad Alexa passando per Google Assistant. L’impressione di interfacciarsi con un essere umano è sempre alla base di questi “prodotti d’assistenza”, l’idea di poter avere l’aiuto di “qualcuno” in modo pratico e indipendente vedrà questa “intelligenza artificiale” svilupparsi sempre di più.

E-Sports

200.000.000 di persone si sono dichiarate interessate ad assistere a tornei di eSports e nel 2020 si stima che il volume d’affari raggiungerà circa i 3 miliardi di dollari.
Questi dati impressionanti non possono che rendere la categoria degli eSports un top trend per il 2019. I digital marketers sono già al lavoro nella speranza di riuscire a raggiungere in modo massiccio e costante il target di utenti più complicato, quello dei millennials. Entrare in questo mercato, mediante advertising o influencer marketing  permetterebbe un contatto diretto con un pubblico dell’età media di 21 anni. Questi grandi eventi prevedono la creazione di attività collaterali attraverso la collaborazione di aziende di settori diametralmente opposti con l’obbiettivo di coinvolgere totalmente gli utenti sfruttando la predisposizione di una generazione nata e cresciuta con la tecnologia.
Giorgio Pica, Ceo e Co-Founder di GEC (Giochi Elettronici Competitivi) in una recente intervista a Adnkronos, alla domanda riguardante la possibile partecipazione degli
eSports alle Olimpiadi di Los Angeles del 2024, ha risposto: “Potrebbe essere una grossa opportunità per entrambi, perché è un mondo nuovo e potrebbe portare maggiore interesse da parte del pubblico tradizionale e anche da parte dei video giocatori che magari non seguono altri sport e in questo caso potrebbero seguire le Olimpiadi, ci guadagnano tutti alla fine”.

Le prese di posizione dei big

L’esposizione di un’azienda nei confronti di un determinato tema o di un personaggio sarà una costante e un possibile trend 2019. Negli ultimi anni i grandi brand sono usciti allo scoperto appoggiando o mostrandosi contrari a tematiche care alla società. Tale comunicazione è indipendente dalla pubblicità diretta del proprio prodotto o del servizio offerto ma crea (o consolida) l’immagine azienda e la considerazione positiva è basilare per diventarne cliente.
Ricordiamo la presa di posizione di alcune aziende nei confronti del Family Day, la Coop con lo slogan “qualunque sia la tua famiglia, la Coop sei tu”, oppure l’Ikea “per fare una famiglia non c’è bisogno di istruzioni”, Vitasnella pubblicò un video d’animazione con due bottigliette d’acqua per mostrare l’importanza dell’uguaglianza, il canale RealTime per la giornata diventò RealLove e non dimentichiamo le bottigliette arcobaleno della Coca Cola. Schieramenti sociali non dettati dalla sensibilità ma dall’importanza del mantenimento del marchio attraverso la coscienza del cliente.

Contenuti video

Ultimo ma decisamente in vetta ad ogni classifica: i video. Le piattaforme di streaming sono sempre più numerose e con un maggior numero di clienti, Netflix e Amazon Prime Video superano i 100 milioni (vi avevamo spiegato la situazione attuale qui), YouTube registra 30 milioni di utenti giornalieri (diventerà la nuova TV) e gli operatori telefonici investono continuamente nello sviluppo di connessioni più efficienti per rendere la visione più fluida. Nel 2020 i video occuperanno l’80% dell’intero consumo di internet (dati Washington Post) e saranno, almeno fino a quel momento, il trend 2019 più importante per tutti gli esperti di comunicazione digitale. Generano la creazione di nuovo advertising, permettono di comunicare rapidamente e di essere condivisi ovunque attraverso creazioni ad hoc ottimali per il canale, dal sito internet aziendale ai social network, da YouTube alla TV.
Un video può essere pubblicato ovunque e ovunque arrivi attira l’attenzione del cliente…1/3 del nostro tempo on line lo impieghiamo a guardarli.