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Facebook

Su Facebook “The future will be private”?

Matteo Shots.it

Matteo Mario

Facebook ha deciso di rifocalizzarsi. Lo hanno annunciato i vertici del social network più vecchio del mondo durante la conferenza per gli sviluppatori tenutasi a San Josè.

Facebook: “new ways to interact privately”

Saranno due le grandi rivoluzioni: un’ulteriore stretta molto marcata sulla privacy e l’ingresso dell’azienda del campus di Menlo Park nel mercato dei pagamenti digitali e delle vendite dirette, con Whatsapp e Instagram.

Tra “Facebook” e “Privacy” c’è sempre stato di mezzo il mare, spesso in tempesta. Almeno fino ad ora. Sono moltissime, infatti, le novità messe sul tavolo da Zuckerberg nel tentativo di far passare il messaggio che la tutela dei dati personali sta cominciando a contare davvero.

Si parte da Messenger, che diventerà più veloce e meno pesante di tutte le altre app concorrenti sul mercato. La piattaforma di messaggistica, infatti, dovrebbe diventare lo strumento principale per rimanere in contatto con i propri amici. 

Una vera e propria operazione destinata a favorire il contatto tra individui e piccole comunità tutelandone la riservatezza. 

Il secondo importante update sarà quello relativo alle community, che avranno la stessa importanza delle amicizie, e quello relativo agli stati di Whatsapp, che saranno soggetti all’opzione: rendi pubblico solo ai tuoi amici più stretti.

In tutto questo, ovviamente, anche Instagram giocherà la sua parte, e ve l’avevamo raccontato nel nostro ultimo articolo a riguardo.

Instagram, inoltre, introdurrà una piattaforma in grado di individuare e isolare i fenomeni legati al cyberbullismo e agli haters.

Si tratta di un’innovazione ancora in fase sperimentale, basata su un innovativo sistema di intelligenza artificiale a supporto di operatori “umani” distribuiti nelle sedi dislocate sui diversi Paesi in cui Facebook opera.

Una rivoluzione che porterà al mantra “the future is private”, e che porterà definitivamente nell’olimpo delle comunità private il social che ha reso tutto pubblico. 

Un tentativo (disperato o legittimo?) di riposizionamento che, dopo gli scandali di Cambridge Analytica sembra essere diventato inevitabile.

Una rivoluzione annunciata che, oltre a destare curiosità, è attesa come il cambiamento veramente epocale del gruppo gestito da Mark Zuckerberg. Ma cosa ci dobbiamo aspettare? Il cambiamento o una simulazione di esso? Il futuro sarà davvero private?

In ogni caso, l’impatto diretto di questi cambiamenti riguarderà i content creators: per dare supporto alla sua nuova immagine, infatti, Facebook intende porre un limite alla circolazione di contenuti ritenuti dannosi potenziando i suoi sistemi di intelligenza artificiale.

I creatori dei contenuti, quindi, dovranno inevitabilmente capire le nuove logiche della piattaforma, per non rischiare di uscirne penalizzati.

Ci dimentichiamo però un elemento ancora più rivoluzionario. Un’altra novità importantissima sarà, infatti, quella relativa all’introduzione dei pagamenti attraverso criptovalute. 

Facebook e l’entrata in scena dei pagamenti digitali

Con Whatsapp, ha annunciato Zuckerberg, sarà possibile pagare e trasferire denaro tra amici con la stessa semplicità con la quale adesso si mandano i messaggi. 

Per ora, i primi test sono stati sperimentati in India, dove questo aspetto sta riscuotendo numerosi feedback positivi. Che sia l’inizio di una nuova community basata su criptovalute? 

Una dinamica in cui potrebbero andare in difficoltà non solo i content creators, ma a questo punto anche gli operatori di e-commerce.

Queste due novità, infatti, potranno risultare un colpo basso per tutti gli operatori di pagamenti digitali: con i suoi 1,5 miliardi di utenti, infatti, Whatsapp potrebbe cambiare notevolmente le carte in tavola. 

Inoltre, la piattaforma business di Whatsapp permetterà agli utenti di integrare un proprio catalogo da mostrare agli altri.

L’introduzione dell’epayment permetterà di mantenere tutta l’esperienza all’interno della piattaforma, ma darà un ovvio vantaggio anche a venditori, brand e influencer per quanto riguarda commissioni e transizioni. Come si muoverà Facebook in questo senso?  

Facebook diventerà quindi, come sembra, il nuovo cavaliere custode della privacy. Allo stesso tempo, però, potrebbe diventare il principale villain di uno dei pilastri della nostra società web, ovvero l’e-commerce.

Che succederà ora? Inizierà una “guerra” tra potenze o il famoso darwinismo social di cui parliamo sempre (in questo caso “digital”) avrà il suo sopravvento come sempre? Non resta che aspettare, come in ogni vicenda digitale che si rispetti.